HOME Forum FORUM Nuove Indicazioni Nazionali scuola dell’infanzia e primo ciclo 2025 Rispondi a: Nuove Indicazioni Nazionali scuola dell’infanzia e primo ciclo 2025

#1680
franca cimetta
Ospite

Invio qualche mia riflessione sul nuovo documento Valditara.

– Perchè azzerare un lavoro valido (Ind nazionali del 2012 e Nuovi scenari 2018) Era sufficiente aggiornare alcuni aspetti..magari anche interpellando gli esperti che per 5 anni ci avevano lavorato con cura e confrontandosi con i territori e le scuole.. Perchè tanta fretta?

– Nella premessa delle Ind del 2012 (“Cultura, Scuola, Persona”) con immediatezza si sottolineava l’importanza della cultura e della scuola come luogo di mediazione
“Persona, Scuola Famiglia” : perchè? Dov è la cultura? Dov ‘è l’intercultura? La famiglia (ma non famiglie!) torna in modo ridondante

– L’impostazione complessiva è un orizzonte regressivo : dal modello della complessità le Nuove Indic rimandano a quello della linearità, della semplificazione

– Le Ind del 2012 si focalizzavano (giustamente) sui traguardi di competenza comuni, queste sui contenuti, sui programmi dettagliati e discutibili, prescrittivi, trasmessi dall’alto. Torniamo a saperi frazionati, disgiunti. Dov è la trasversalità disciplinare?

– C’è una visione italiacentrica, un concetto di identità nazionale, un occidente enfatizzato. Dov è finita la dimensione interculturale? L’ educazione alla cittadinanza?

– Concetto di talento come innato, dono naturale. La visione innatista del potenziale cognitivo è pericolosa
(Baldacci): rischiamo di arrenderci ad una diseguaglianza degli esiti.

– Visione dell’ “ins Magis” (quante maiuscole!!), auterevole a priori. Ma l’ autorità non si impara, si riconosce (Nigris)

– Scelte metodologiche: non possono preesistere al curricolo, si costruiscono in base ai contesti, all’osservazione, allo scambio, alla progettualità, alla realtà..

– Sui contenuti: ci sono numerose ambiguità, confusioni terminologiche, imprecisioni.

Queste solo alcune note, ma ritengo che l’impianto sia da rivedere e il confronto vero con i docenti, i dirigenti, le associazioni che da anni sia da promuovere al più presto

Franca Cimetta